Suicidio ed eutanasia

Per il progetto #imagoRevolution ho elaborato digitalmente una serie d’immagini sul tema del suicidio, fino a ottenere un sincretismo nell’opera XIII Canto II Girone VII Circulo suiciDIO.

Sapevate che Wikipedia archivia le morti per suicidio secondo categoria? Io, no! Considerato che, l’argomento mi sta molto a cuore, vorrei che se ne parlasse di più, ma soprattutto che arrivasse l’informazione non soltanto “cristiana” del peccato imperdonabile (www.notiziecristiane.com/suicidio-un-peccato-imperdonabile-e-un-biglietto-di-sola-andata-per-linferno), bensì quella esoterica, molto simile al dolore dell’arto fantasma, per intenderci… qui riporto la risposta del teosofo Max Heindel, promotore dell’Ordine Rosacrociano di Ocenaside:

“Quando l’ego è pronto a rinascere, ridiscende, attraverso il Secondo Cielo, dove, con l’aiuto delle Gerarchie Creatrici, costruirà il nuovo archetipo del suo futuro corpo, instillandovi una nuova vita che durerà un certo numero d’anni. Questi archetipi sono degli spazi cavi e hanno un movimento vibratorio melodioso che attira in loro la materia del Mondo Fisico, disponendo gli atomi nel corpo denso in modo da farli vibrare all’unisono, con un piccolo atomo ospitato nel cuore, l’atomo-seme che, come un diapason, darà il tono individuale a tutta la materia del futuro corpo denso. Quando la vita di questo corpo fisico è arrivata al suo termine, le vibrazioni cessano nell’archetipo, l’atomo-seme si ritira, il corpo denso si disintegra ed il corpo del desiderio, di cui l’ego si servirà durante il suo soggiorno nel Purgatorio e nel Primo Cielo, prenderà l’aspetto del vecchio corpo denso. L’uomo comincia allora il suo lavoro di dopo-vita: l’espiazione delle cattive abitudini nel Purgatorio e l’assimilazione, nel Primo Cielo, del bene che ha fatto durante la sua vita terrestre.
Ciò che precede è la descrizione delle condizioni normali, quando l’ordine della natura ha seguito il suo corso, ma il caso del suicida è differente. Egli porterà con se l’atomo-seme, ma l’archetipo cavo, continuerà ancora a vibrare. Questo è il perché, chi si toglie la vita, si sentirà come scavato e proverà una sensazione di spasmo interno, simile ai tormenti di una fame intensa. La materia per la costruzione di un corpo fisico lo avvolge da tutte le parti, ma mancandogli l’influenza dell’atomo-seme, gli è impossibile assimilare questa materia e da ciò, di costruirsi un corpo. Questa terribile percezione di vuoto intenso, perdurerà tanto tempo, quanto la sua vita ordinaria. Così, la legge di causa ed effetto, gli insegnerà che è un male disertare la scuola della vita e che nessuno può farlo impunemente. Nella successiva esistenza, quando le difficoltà della vita si presenteranno di nuovo sulla sua strada, si ricorderà le sofferenze che gli sono valse il suo suicidio ed andrà fino alla fine dell’esperienza, favorendo così, la crescita della sua anima”.

In sintesi, il malessere non passa con la morte per suicidio, anzi perdura tanto quanto si sarebbe dovuto vivere. Reputo che occorra una preghiera speciale per coloro che si trovano in questa condizione perché di certo auspicavano cieli immensi e immenso amore…

PREGHIERA PER I SUICIDI

Ai derelitti del Cielo
io prego
affinché il vuoto si riempia di Luce
e di fragranze fiorite

Ai derelitti del Cielo
io prego
affinché la MATER-ia
non vi sia più avversa

Ai derelitti del Cielo
io prego
affinché il cuore comprenda
le ragioni di Giustizia
e possa permettersi più misericordia
di quanto meriti

Così sia

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Una risposta

  1. Anche se sembra impossibile credo che la nostra essenza sega proprio quello che è stato descritto…si nasce con la consapevolezza di dove e come e con chi vogliamo vivere…e anche sapendo cosa abbiamo scelto di vivere….amputare alla ns anima la scelta originaria è una pugnalata a noi stessi (la ns anima) Bellissima spiegazione.

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