Audio – Meditart

Fase acentrica IV

“La quarta fase apre la via ad opere realizzate con intenzione pura, giacché non vi sono ulteriori residui emotivi nell’artista a depistare l’intento e a contaminare la configurazione. Finalmente l’arte è fine a se stessa.”

Mya Lurgo, Out of the Blue_NETWORK: E.X.P.O: Emanciparsi X Pranica Opportunità

La meditazione guidata Expo vuole essere un’occasione per esaltare la propria essenzialità e individuare le dinamiche che possono sorgere dall’astensione da cibo: non rappresenta una dieta, bensì guida verso una scelta consapevole nel riconoscere ed evolvere i propri appetiti. Questo progetto Immateriale, controcorrente rispetto alla filosofia del fast food, desidera ridurre l’assuefazione da cibo. Il prana, conosciuto anche come Ki o pneuma, è il vigore e la vitalità che traiamo dall’aria e dalla luce solare tramite la respirazione; i cibi indispensabili al mantenimento della sana e robusta costituzione sono ricchi di prana e hanno vibrazioni superiori ai 6500 Ångström, come indicato dal ricercatore francese ing. André Simoneton nel volume Radiations des Aliments edito da Le Courrier de Livres, Paris. Il “nostro pane quotidiano” è l’apporto pranico assorbito dall’organismo, non certamente alimenti OGM o cibi-spazzatura alterati da bolliture, fritture o cotture al micro onde. La pancia, nostro cervello emozionale, può insegnarci molto su di noi: saltare il pasto, ingurgitare, sputare, assaporare… sono attitudini e abitudini. L’intimo gesto di “mettere in bocca” interiorizza un corpo estraneo, che necessita di essere assoggettato alla nostra individualità per non risultare indigesto o essere rigettato. Espellere “parole” senza dosare e masticare le conseguenze del continuo vociferare è altrettanto nocivo quanto tentare di cibarsi con alimenti morti e mortificati.
“Ascoltate e comprendete bene! […] Ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l’uomo!” (Vangelo)
L’operAzione E.X.P.O Emanciparsi X Pranica Opportunità intende proporre una via per nutrirsi di luce assecondando il motto di EXPO Milano 2015: “Nutrire il pianeta, energia per la vita” nonostante le politiche siano giunte a integrare negli sponsor MacDonald e CocaCola.

Mya Lurgo, NO BODY ZONE

Nel corpo, ma non del corpo. In molteplici scuole di “training spirituale” si esercita la disidentificazione dal proprio corpo facendo leva su pratiche similari, tra cui questa: “Io ho un corpo, ma non sono il mio corpo. Il mio corpo può trovarsi in condizioni di salute o malattia, può essere contratto o rilassato, teso e stanco o riposato, ma non ha nulla a che fare con il mio vero io. Il mio corpo è un prezioso strumento di azione e di esperienza nel mondo esterno, ma io non sono il mio corpo. Io ho un corpo, lo tratto bene, cerco di tenerlo in buona salute, ma non sono il mio corpo…” Progressivamente la coscienza si sta risvegliando dal sogno della forma? Sì, il che significa non giungere più a perdersi e confondersi con l’involucro-veicolo fisico. La materia non è tutto. La connaturata Immaterialità sta risorgendo dalle pieghe della carne e dalle ceneri della mentalità, per riverberare la propria essenza ed estendersi oltre la circoscrizione dell’io identificato.

Mya Lurgo, INSIDE | LIGHT

File Audio Meditart
Meditazione guidata a cura di Mya Lurgo
Serie Morto e risorto dall’orto dell’aborto
Durata: 08:16
Musica: Meditation li Seamless
Compositore: Jordan Jessep
RDA Studio di Andrea Romano
24.8.2016 Sanremo