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LARVE E FORME PENSIERO
È mera superstizione credere che la mente abbia il potere di creare golem, forme – pensiero quasi dotate di vita autonoma, animate dall’energia di cui le abbiamo dotate?
Stabilire se credere o meno nella loro esistenza ha degli effetti considerevoli sia su noi stessi che sul nostro rapporto con la realtà…
Se ammettiamo che sia possibile creare con la nostra “immaginazione creativa” dei “golem” dotati di vita propria, il pensiero corre subito alle cosiddette “larve”, quelle entità di cui gli uomini hanno parlato fin dalla più remota antichità in tutte le tradizioni (egiziani, maya e tibetani ci hanno tramandato addirittura l’equivalente di una guida Michelin sull’argomento). Le “cosiddette” larve sono gusci, “cadaveri psichici”, cascami dei corpi sottili e possono restare attive per molto tempo dopo la morte fisica, animate da quello che gli egizi chiamavano khabbit (da non confondere col ka), l’ombra inferiore del defunto…generate dal suo aver animato durante la vita una o più forme – pensiero con paura, rabbia, collera, gelosia , dolore, brama, morbosità e cosi via…questi “gusci animati” possono disfarsi in tempi lunghissimi ed essere temporaneamente abitati da “entità sottili” parassite ben più pericolose, magari temporaneamente evocate dalla sconsiderata attività di qualche medium, le quali assumono le forme esteriori della “larva” nella quale sono entrate.
La esistenza delle “larve” spiegherebbe una gran parte dei fenomeni di evocazione spiritica i quali apparirebbero, se tale spiegazione fosse vera, destituiti da ogni “aura” di tipo spirituale e, anzi, del tutto sconsigliabili in quanto nocivi alla salute, sia fisica che psichica, di chi pratica lo spiritismo.
A questo proposito in “Mistici e maghi del tibet” Alexandra David Neel, cita il discorso di un eremita tibetano il quale così rispondeva alla domanda se si dovesse essere scettici sulla possibilità che le creazioni della mente potessero “oggettivarsi”: “Secondo voi basta non credere all’esistenza delle tigri per essere sicuri di non essere divorati da queste?… Sia che operi coscientemente o incoscientemente, l’oggettivazione delle creazioni mentali è un procedimento molto misterioso. Che divengono queste creazioni? Non può essere che come i bambini nati dalla nostra carne, questi figli del nostro spirito sfuggano al nostro controllo e giungano sia in un tempo futuro, sia immediatamente a vivere una vita propria?” … “Facendo un paragone immaginate un fiume ed a qualche distanza dalla sua riva, uno spazio di terra asciutta dove voi abitate. I pesci non si avvicinano mai alla vostra abitazione, ma se scavate un canale tra il fiume e il luogo dove voi vivete ed alla fine di questo canale uno stagno, allora con l’acqua che scorrerà e riempirà lo stagno, i pesci arriveranno dal fiume e voi potrete vederli nuotare proprio davanti a voi. Bisogna stare attenti a non aprire questi “canali” alla leggera. Poche persone si preoccupano di quel che contiene il fondo dell’universo che essi trivellano sconsideratamente”.
Ebbene, parlando delle larve-vampiro che si nutrono delle forme pensiero dei viventi, che giungono a guidarne pensieri ed emozioni, succhiando energia vitale, è che l’unica vera difesa da queste entità è IL LAVORO SU SE STESSI. Queste larve possono essere cadaveri psichici, residuo di vite dominate da passioni ed emozioni negative, come si è detto, o addirittura venire create artificialmente da operatori inconsapevoli di ciò che fanno, o, consapevolmente, da adepti della controiniziazione, o essere cadaveri psichici “abitati” da entità non -umane più o meno pericolose, ma la presa che hanno sui viventi consiste nella “risonanza” con analoghe passioni negative, con l’indulgere nella morbosità, nella rabbia, nell’ipertrofia dell’Ego, nelle paure….Chi percorre una Via luminosa non offre alcun “appiglio” a queste entità, potremmo dire che la sua anima ha., per loro, “un sapore sgradevole”…
Certo, per motivi facilmente intuibili, i luoghi dove queste “larve” trovano lauti banchetti e si rinforzano non sono solo ospedali o cimiteri, ma anche le adunate di massa di ogni segno e colore… Questo ci porterà a parlare, nell’ultima parte di questo articolo, degli “eggregor”, le forme – pensiero create da una collettività di uomini che condivide passioni, un comune intento e una immaginario attivo delle forze che operano nell’universo.