“Ai non abortiti”

Questa serie di lavori, tuttora in elaborazione, è dedicata ai figli non abortiti, quelli la cui nascita è stata però oggetto di discussione, dubbio, ripensamenti e paure.
Anime giunte in anticipo e inattese. Vite in SOSpeso confinate in un ambiente intrauterino stressante, minaccioso e poco nutriente. Anime “borderline” – di confine – (quasi) vittime del diritto all’emancipazione femminile che pur riuscendo a venire al mondo, covano in sé nel proprio divenire, coordinate esistenziali disagiate, sviluppando un modus vivendi extra-ordinario, il Disturbo Borderline di Personalità:

Condizione che genera un significativo livello d’instabilità emotiva, depressione, apatia-onnipotenza, caratterizzata da un’immagine distorta di sé, sensazioni di inutilità e idea di essere fondamentalmente difettati. Il “border” oscilla rapidamente tra intensi stati di rabbia, furia, dolore, vergogna, panico, terrore e un sentimento cronico di vuoto e solitudine. Si tratta d’individui che si differenziano dagli altri sia per un’elevata impulsività e reattività umorale, sia per atti autolesivi: tentativi di suicidio, mutilazioni, abuso di sostanze, gioco d’azzardo, disturbi alimentari, guida spericolata, promiscuità sessuale, spese compulsive. Un’intollerabile condizione di dolore e urgenza li anima, altresì come il panico da abbandono e la necessità di mettere distanza, fisica e mentale, per non sentirsi contaminati o resi succubi dall’influenza altrui o annientati (ridotti a niente, come vuoti a perdere)”

Questa ricerca ha avuto inizio meditando sul tema “onora il padre e la madre” non per imposizione religiosa, bensì per sincera propensione purtroppo non sempre gratuita e spontanea, se non quando è possibile accettare l’utilità intrinseca dell’imprinting.
Questo ha portato a riconoscere l’esistenza di un corredo natale mosso dalle coordinate esistenziali ricevute dai genitori, il più delle volte inconsapevoli e coinvolti in altrettanti “filtri evolutivi“: una sorta di sfida posta in dote-dotazione per avviare un processo di sviluppo personale, famigliare, sociale, cosmico e far sì che la vita ricevuta possa accrescersi in un ulteriore valore aggiunto.
Il filtro evolutivo fa esperire e mascherare il disagio di essere un buco senza fondosenza tappo, senza fondamenta. Un buco con una vita intorno, dove tutto scivola via sino a far collassare relazioni, opportunità di lavoro, successo, guadagni economici, rispettabilità e risorse energetiche. Una voragine mai sazia, mai appagata del tutto, senza requie e senza fine, nella quale è impossibile percepire il tonfo di un qualcosa che possa attecchire ed essere coltivato anziché trascurato, rigettato, rifiutato, aborrito, abortito.

Il T.A.P.P.O | Trattenere Amore Promuove Potenzialità Ovunque
è un talismano, dal greco telesmena “cosa consacrata”, ideata con l’intento di rendere concettualmente accessibile il sigillo atto a riconoscere e radicare i presupposti essenziali alla sopravvivenza, nonché alla vita piena. Indossarlo, toccarlo con mano e sentirlo presente esorta alla conoscenza del sé reale. 



L’essere che sceglie di vivere quest’esperienza dolorosa
di rifiuto, negazione, abbandono, incomprensione
sa che questo detterà tutte le coordinate della propria esistenza.
Fuoriuscire da quest’impasse emozionale non è facile, ma è previsto.

Tu vuoi che ti riassuma la vita “mossa” da questo rifiuto iniziale,
innanzi tutto il rifiuto continua a perpetuarsi attraverso di te sino a compimento: l’aborto di ogni iniziativa.
Per te portare a termine ciò che coltivi è un compito arduo,
perché vi è una lotta interiore che affossa ogni positività
e questo fa perdere entusiasmo e l’entusiasmo è il carburante della vita.

Ti senti su questo pianeta come un ospite sgradito
e se non ti ama chi ti ha concepito
come potrà esserci fiducia nel resto del mondo?
Questa sfiducia intrinseca ti fa scegliere persone che possono confermare
quanto questo vivere sia ingiusto e quanto tu sia inadatto.
Solo tu puoi comprendere che questo schema è un filtro evolutivo superabile.

Ti chiedi cosa va cercando la tua anima attraverso questo filtro?
Apprendere. Apprendere a vivere liberamente.

Senza questo rifiuto e misconoscimento
non potresti diventare ciò che vuoi essere
saresti solo una continuità
invece così puoi creare te stesso e iniziare il cammino dei creatori.

La tua identità è un foglio bianco
puoi essere ciò che vuoi perché nessun condizionamento ti lega.
Vivere liberamente è una grazia che si può conseguire solo dopo tante vite.
È una grazia che implica uno sforzo perché non puoi copiare da nessuno e hai la responsabilità di creare un mondo nuovo con il tuo modello.
Questo significa essere creatori.
L’evoluzione per procedere e aver luogo deve albergare nel cuore dei pionieri.
Portare un nuovo modello nel mondo significa aver colmato una lacuna
(riempire il vuoto)
per costruirci sopra qualcosa che prima non aveva modo di stare in piedi,
di esistere per mancanza d’appoggio.
In questo vuoto puoi mettere l’emozione necessaria al nuovo modello esistenziale.
L’estasi è l’emozione necessaria.
L’annullamento di sé nel Sé.
La Luce che ingloba riveste interamente ciò che credi di essere
e alla fine resta solo Luce.
Questa è la soluzione a ogni vuoto esistenziale
perché dove arriva la Luce nessun’ombra può più illudere.

(Mya Lurgo, The Golden Book V)

 



INSIDE LIGHT

File Audio Meditart
Meditazione guidata a cura di Mya Lurgo
Serie Morto e risorto dall’orto dell’aborto
Durata: 08:15
Musica: Meditation li Seamless
Compositore: Jordan Jessep
RDA Studio di Andrea Romano
24.8.2016 Sanremo

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