ARTE
DELLO
SPIRITO

Episodio uno: introduzione, intuizione e téchne

‘Non so da dove iniziare.” Quest’approccio è il miglior inizio per l’ARTE DELLO SPIRITO. Creare con spirito significa parcheggiare la personalità; non doverla subire nell’atto creativo. Accogliere l’intuizione è un’arte. Farsi da parte con le proprie opinioni e sensazioni altrettanto.
L’ARTE DELLO SPIRITO sacrifica senza rimpianti, i protagonismi e gli egocentrismi per fare spazio a una manifestazione senza circonferenze soggettive.

Domande agli addetti ai lavori:

  • Cosa creeresti tu, artista, togliendo di mezzo tutto il tuo bagaglio cognitivo?
  • Cosa creeresti se lasciassi andare la tua idea di corpo fisico, corpo emotivo, corpo mentale, corpo animico?
  • Quale creazione può compiersi, può accadere in tua assenza?
  • Chi/Cosa in-forma intuitivamente il vuoto da te creato?

Vi leggo un estratto dell’artista Yves Klein, tratto da Dialogo con me stesso: “Quando si pensa, spesso non si è ispirati. L’ispirazione è pensiero più qualcos’altro, più l’apparizione dello spirito. Questo spirito strano non si può dire insomma che non esista questo spirito. Anche se si è materialisti, esiste. È un momento favorevole. Forse un momento organico favorevole. All’improvviso tutto va per il meglio […]”.

Quest’audio nasce con l’intento di aprire un dialogo con i creativi e gli amanti dell’arte.
Da anni lavoro a una téchne in quattro fasi per favorire l’a-centr-ismo, ossia l’assenza da ogni ismo accentratore. Questa pratica mi ha condotto “out of the blue”… all’ARTE DELLO SPIRITO. Un’arte che travalica il “bisogno” stesso di dover creare.

La Fase I dell’acentrismo, nell’espressione artistica è il grattage quale atto catartico: “né questo, né quello”.
Ritornare al candore della tela, dopo averla dipinta e successivamente privata del colore, dell’impasto, della pennellata stessa… riporta alla mente il gesto del monaco, nel momento in cui si disfa del mandala.

Se avete piacere di sapere di più su questa prima fase potete trovare tutte le informazioni sul mio sito.
Grazie per la vostra amabile attenzione.

“Nell’ARTE DELLO SPIRITO tutti i veicoli sono in comunicazione/comunione, dal più terreno al più celestiale.
Il corpo causale (mente astratta) è ricevente, come un contenitore o uno schermo, sul quale la VOCE DELLO SPIRITO si fa immaginazione”
Tavola Illuminotecnica nr. 1
Istruzioni
  • Osservare l’immagine, respirando profondamente e soprattutto, rilassando il corpo. Non si abbia fretta di “fare”. L’esercitazione intende mettere in luce “il momento propizio”, quello in cui la creazione avviene spontaneamente, senza sforzi o pretese.
  • Continuare la creazione di un di-Segno ci porta a a entrare in relazione e ascolto profondo.
  • Attendere che l’occhio (se fissate il computer) o la mano si muova seguendo un proprio impulso e non diretta dalla vostra volontà.
  • Lasciate che la mano sappia ciò che occorre. Non forzatevi, la creAzione ha un proprio moto d’inizio, occorre “silenziarsi” per riconoscerlo, per non anticiparlo con la personalità.
  • Non è questione di estetica – fare bene o qualcosa di bello e particolare – no, qui occorre entrare in un flusso con morbidezza: senza giudizi, aspettative o conferme.
  • Essere nel movimento e il movimento stesso. Wu Wei, azione senza azione (it.wikipedia.org/wiki/Wu_wei).  Nessun personaggio agisce. L’artista, con tutti i suoi connotati e meriti è assente, volutamente assente.
  • Il disegno finisce quando “sentite” che il discorso è concluso, che non occorre aggiungere altro; forse domani o tra due ore, potrete ancora integrare una linea, un dettaglio, questo succede quando si fa OFF sul personaggio per permettere una maggiore espansione di sé, o meglio, del Sé.
Chiunque desideri inviare le proprie Tavole Illuminotecniche, ispirate al di-segno dell’esercitazione 1, questo sito è lieto di dare visibilità con relativa didascalia (vostro nome, titolo, anno).
Il progetto non ha scadenza.